GIUSEPPE MAGGIOLINI
Un virtuoso dell’intarsio e la sua bottega in Parabiago
Questa mostra fu realizzata in occasione dei duecento anni dalla morte dell’intarsiatore e fu curata da Enrico Colle.
La mostra fu allestita grazie a prestiti, da parte di privati, di mobili creati dal Maggiolini e dalla sua bottega.
L’esposizione ebbe due sedi: Palazzo Maggi-Corvini (come avvenne per la mostra del 1965) e il Museo della Fondazione. La scelta fu determinata dalla presenza nella Sala delle collezioni del Museo, di una sezione dedicata proprio all’intarsiatore, con importanti testimonianze, come parte degli attrezzi della Bottega del Maggiolini e frammenti delle tele del controsoffitto della Sala Teatro del Collegio Cavalleri, che nel 1785 divenne il laboratorio dell’ebanista.
In questa mostra per la prima volta venne dato ampio risalto ai documenti originali, relativi alla storia dell’officina, custoditi presso l’Archivio della Fondazione: dal documento con l’acquisto del Collegio Cavalleri (1785), a quello con l’eredità di Francesco Maggiolini (1829) e Cherubino Mezzanzanica (1834), solo per citarne alcuni.
L’Archivio della Fondazione conserva, inoltre, ampia documentazione relativa alla progettazione e all’organizzazione dell’esposizione.
E’ tuttora disponibile presso la Fondazione anche il catalogo della mostra: qui vi diamo la possibilità di consultarne una copia digitale.
Video di presentazione della mostra allestita presso gli spazi di Villa Corvini, a cura di ItalicaTV
Video di presentazione della sezione della mostra “La memoria della città”, a cura dell’Arch. Piero Rimoldi
Il gruppo dei progettisti con il curatore della mostra, il professor Enrico Colle.
Da sinistra Gabriella Nebuloni, Carola Ciprandi, Gabriella Petrone ed Enrico Colle.
A destra Piero Rimoldi e Federico Pecchenini