4 novembre

Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Come in ogni altro comune italiano anche Parabiago dette il suo contributo umano ai gravi episodi bellici che sconvolsero la prima metà del XX sec.

Parabiaghesi partecipano alla prima guerra d’Abissinia (1895-96, un caduto) e alla guerra di Libia (1911-1912).
Durante la prima guerra mondiale in città sorse un piccolo accampamento militare delle truppe reali, ubicato nella zona tra il centro ed il confine con Canegrate, che dal dopoguerra si tramutò in abitazioni, fino al sorgervi di una corte chiamata ancora oggi l’accampamento.
Durante il conflitto Parabiago, con le frazioni, contò 136 caduti, gran parte dei quali nel Carso e in Trentino.
Nel 1927 il Senatore Felice Gajo finanziò la Cappella dei Caduti nel Cimitero del capoluogo.
Alcuni parabiaghesi presero parte alla conquista dell’Etiopia (1935-’36), in questo caso non vi furono caduti.

Nella Seconda Guerra Mondiale, durante la Repubblica di Salò, per alcuni giorni fu interessata dal transito delle truppe tedesche, che si spostavano lungo la ferrovia in direzione di Milano.
In questo conflitto si contarono 65 caduti, 32 dispersi, 35 orfani, 8 grandi mutilati, più di 120 feriti mentre circa 600 parabiaghesi caddero prigionieri.
Tra questi Giovanni Denti, che fu protagonista di un tragico episodio bellico, destinato a suscitare molte polemiche.