Il Fondo dei quaderni storici

Sfogliare questi quaderni è come guardare un documentario sulla storia dell’istruzione scolastica e sugli strumenti e i materiali che venivano utilizzati nei secoli scorsi. 

Non solo, questi documenti del XIX e XX secolo testimoniano anche i gusti, gli interessi, gli eventi storici (ben due conflitti mondiali), le nuove scoperte tecniche e scientifiche, le attività scolastiche, la quotidianità, le scuole frequentate, le materie, l’istruzione scolastica di generazioni di studenti che ci hanno preceduti; ma anche l’evoluzione della scrittura, le cartiere e le tipografie che li realizzavano e le librerie che li vendevano, l’utilizzo che si faceva di questi quaderni e il modo in cui venivano realizzati, gli illustratori e i cambiamenti avvenuti nella grafica; ma soprattutto le storie racchiuse nei testi e nelle annotazioni al loro interno. Oltre ai ‘compiti’, infatti, troviamo anche storie di vita quotidiana: alcuni quaderni venivano utilizzati anche a casa e spesso registravano momenti delle occupazioni domestiche delle famiglie.

Racconti di vita

Alcuni esempi: un elenco con le spese di casa, una lezione sulle malattie infettive, un testo che spiega come avviene l’allevamento dei bachi da seta, il racconto di un Natale senza legna, uno sulla Prima guerra mondiale e uno che raccoglie le sensazioni del primo giorno in una nuova scuola.

Regole per scrivere bene

Il busto di chi scrive deve rimanere diritto ma senza sforzo la testa leggermente abbassata in avanti lo sguardo fisso e perpendicolare allo scritto …

Dato che si scriveva con il pennino e l’inchiostro, e non era certo facile scrivere bene con questi strumenti, c’erano delle lezioni dedicate totalmente alla calligrafia e alla “bella scrittura”, ed esistevano dei quaderni sui quali esercitarsi, trascrivendo più e più volte tutte le lettere dell’alfabeto.

Quaderni o enciclopedie?

I quaderni erano anche dei libri: quando non esistevano ancora i sussidiari, ogni quaderno diventava una “voce” dell’enciclopedia. Sulle diverse facciate della copertina, infatti, venivano riportati fatti storici, cartine geografiche, testi letterari, la descrizione del monumento rappresentato.. e molto altro. Venivano illustrati gli argomenti di tutte le materie.

Non solo figurine

L’importanza delle copertine era sottolineata anche dal fatto che furono realizzate delle specifiche SERIE, come “Le regioni d’Italia”, “Sport”, “La Marina italiana”..

Fra queste una particolare serie era “Filatelia educativa”. Sulle facciate esterne delle copertine dei quaderni vi erano rappresentati gruppi di francobolli della posta ordinaria e della posta aerea (ad esempio “Uomini illustri”, “Campionati mondiali di calcio”, “Cinquantenario manzoniano”..) e la descrizione di tutte le immagini rappresentate sui francobolli; mentre sulle facciate interne della copertina vi erano: un disegno con riquadri bianchi e la frase “Usate il quaderno per i vostri compiti, potete staccare la copertina e formare piccoli album per la vostra collezione di francobolli” e testi della “Guida del collezionista di francobolli”, con le istruzioni per poter iniziare una propria raccolta. 

Illustratori e grafiche

La storia nella storia ci racconta che ci fu anche dell’altro: gli illustratori, infatti, oltre alle copertine più “scolastiche” realizzarono anche grafiche ornamentali, simboliche, altre dedicate agli animali selvatici e non, ai diversi sport.. sino ad arrivare alle immagini pubblicitarie.

La storia di questi quaderni è una storia che racchiude tante altre storie, come una matrioska, ma tutte legate da un filo continuo: una memoria comune che ci ha portati all’oggi e che testimonia una parte della nostra società.